Il teatro è necessario perché è inutile. Non cambia il mondo e non l’ha mai fatto. La giurisprudenza cambia il mondo. Il teatro che io rispetto è sempre una scena di crisi
...Marzo 1982. Un giornalista di mezza età si aggira tra il pubblico che affolla il Palazzo dello Sport di Milano, raccoglie un
...Deligny si dedica completamente ad una pratica del “noi", dove gesti, progetti, percorsi avvengono nella totale assenza di linguaggio. “Perché un bambino
...Il teatro è necessario perché è inutile. Non cambia il mondo e non l’ha mai fatto. La giurisprudenza cambia il mondo. Il
...C’è forse una sola cosa che, nel teatro di Castellucci, è più essenziale della presenza della parola incompiuta, anche se ad essa
...Si direbbe che i Motus, compagnia che da molti anni esplora le condizioni di visibilità mediate dalle nuove tecnologie, abbiano voluto qui
...Se non fosse chiaramente irrealistico pensare di racchiudere in un’unica immagine una esistenza così inquieta e densa come quella di Asja Lācis,
...Nel teatro di Testori i personaggi non agiscono, sono raccontati; e fra un flusso di parole si dipana la storia che li evoca.
...Due libri artaudiani, ripubblicati recentemente, sembrano disporsi come il foglio bifronte della rue Visconti e ci permettono di ripercorrere attraverso l’incrocio Messico/Bali
...Castellucci, come spesso gli accade, crea immagini, anzi, visioni. Anche questa volta riesce, in modo ossimorico, a rendere visibile l’invisibile totalitarismo dei
...Che tu faccia un gioiello o uno spettacolo, fai che sia per te prezioso: immagina immenso un piccolo orecchino, immagina invisibile il
...È un oggetto originale, che solo per abitudine, per forma e struttura (di fatto, è carta, con copertina più pesante, e numeri
...Una strana coincidenza: nello stesso giorno “La Lettura” del “Corriere della Sera” dedica alcune pagine alla cultura “africana” (ma solo una colonnina
...Bill Viola racconta di sé, svelando non solo una contagiosa curiosità, ma anche quella profonda umiltà che lo ha portato a studiare,
...Il corpo materia è estensione. La scena lo mostra, lo espone alla vista.
In un atto di ostensione pone il corpo nella frontalità
Giorgio Barberio Corsetti sfida questo Bildverbot, questo divieto di rappresentare l’immagine dell’insetto pronunciato dall’autore. Del resto, come diceva Paul Klee, il senso
...Alla cieca e in silenzio, in un mondo impacchettato. Errando, con movimenti imperfetti, alla quête di noi e dell'altro, del contatto, del
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