Microgrammi

 

Monografie. Ma racchiuse nello spazio di un colpo d’occhio: come le annotazioni, fluviali e insieme spasmodicamente contenute, di Robert Walser. Colpi d’occhio, alzate d’ingegno, levate di scudi: a percorrere le pagine di un libro, lo spazio di una mostra, lo svolgersi di un film, di una rappresentazione teatrale o musicale.

 
28/11/2023

Zoe Leonard. Guardare la frontiera

L’ambiguità costitutiva delle immagini di Zoe Leonard le allontana dalla fotografia documentale o dal reportage: queste immagini seguono, infatti, una pluralità di traiettorie e creano una tale molteplicità di relazioni polisemiche che, accanto all’immagine del mondo cinto, inglobato, codificato e…

Don McCullin, le ombre del tempo

14/11/2023
Nella quiete del Somerset, lontano dai territori devastati dalla guerra che ha fotografato, l’arte di Don McCullin continua a riflettere un’anima tormentata. Il fotografo britannico, famoso per le sue potenti immagini di guerra e il…

Jus d’Orange

Credo che prima di scrivere su "Jus d’Orange", la mostra di Camille Henrot e Estelle Hoy in corso a Milano alla Fondazione ICA, occorra una premessa: lasciare che questo testo ammetta fin da subito il…

Arte animale

10/11/2023
Un’arte è animale quando, e solo, permette all’animalità – cioè alla contingenza e all’imprevedibilità degli incontri – di svilupparsi autonomamente. Allo stesso tempo un’arte animalesca è un’arte che non è obbligata a coinvolgere degli animali.…

Vedere la classe

01/11/2023
Con un titolo allusivo e potente, "La classe è morta", esce per Mimesis un foto-testo che dialoga con un libro fotografico e politico generazionale, icona della trasformazione in atto alla fine degli anni Sessanta sia…

Quadri di Giulia Niccolai

31/10/2023
Nell’attuale panorama critico, il rapporto di Giulia Niccolai con le arti plastiche rischia una liquidazione in sordina rispetto al discorso egemonico sulla necessità di chiamare in causa la fotografia come lente di mediazione (costruttiva e…

Artaud, il fanatico al rogo

In Artaud non v’era artificio, neppure quello d’una inguaribile follia. Come aveva protestato in una lettera a Jacqueline Breton, nell’aprile del 1939, dall’ospedale di Ville-Evrard dopo un anno e mezzo d’internamento, lui era un fanatico,…

Taubes e il suo doppio

26/10/2023
Da circa una ventina d’anni, la figura di Jacob Taubes — rabbino svizzero di origine galiziana, studioso dell’apocalittica e dell’escatologia occidentale, già professore di ebraistica a Gerusalemme, Princeton, Columbia e Berlino — è uscita dalla…

Cinema, ciò che rimane

24/10/2023
«Il mondo non era ancora sincrono, i decenni giacevano a lungo uno sull’altro, mentre uno sfioriva e l’altro nasceva, come in lunghissime dissolvenze incrociate», leggiamo ad apertura di "L'ultima innocenza "di Emiliano Morreale. Ma la…

Lo scafista virtuoso

18/10/2023
Circola un’imprecisione sul paratesto del film di Matteo Garrone dalla quale è bene sgombrare subito il campo. È solo una minuzia, ma è fastidiosa e ha un risvolto grammaticale denso di contenuti. Capita infatti in…

La conchiglia di Calvino

12/10/2023
Il nome Italo Calvino significa anche, fra le molte cose, un universo di immagini riversate sulla carta. Fin da quando, bambino di tre-quattro anni, si divertiva a scombinare e a ricombinare le vignette del «Corriere…

Cesare Brandi, o della realtà pura

Il termine «astanza», che Brandi declina fino all’identificazione con ciò ch’egli chiama «realtà pura», nel definire il modo d’essere dell’opera d’arte in contrapposizione alla «flagranza» della realtà esistenziale, pone in evidenza anche lessicalmente l’insoddisfazione per…
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