Vivian Lamarque

(nome suo, cognome coniugale). Nata nel 1946 a Tesero-Cavalese (TN) da madre valdese ma, per volere del nonno Moderatore e Teologo, data a 9 mesi in adozione in quanto illegittima. A 4 anni perse il padre adottivo, giovane grande Vigile del Fuoco. Ha insegnato italiano agli stranieri e letteratura in istituti privati. Opere: “Teresino”, “Il signore d’oro”, “Poesie dando del lei”, “Il signore degli spaventati”, “Una quieta polvere”, “Poesie 1972-2002”, “Poesie per un gatto”, “La Gentilèssa”, “Madre d’inverno” e “L’amore da vecchia”. È anche autrice di una quarantina di fiabe, a partire da “La bambina che mangiava i lupi”. E di fiabe musicali tratte da opere di Mozart, Schumann, Ciajcovskij, Prokofiev, Stravinskij. Per l’infanzia ha pubblicato anche “Poesie di ghiaccio”, “Poesie della notte” e “Animaletti vi amo”. Ha tradotto tra gli altri Baudelaire, Valéry e favole di La Fontaine, Céline, Grimm e Wilde. Dal 1996 collabora al “Corriere della Sera”. Ha una figlia e due nipoti.
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