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Valentina Vetturi

(Reggio Calabria, 1979) lavora con performance, suono e testo in una dimensione scultorea espansa. Il risultato spazia da una scena teatrale all'attività quotidiana di scrivere su un treno pendolare, da una composizione sonora a una sinfonia parlata, da una pubblicazione a una scultura ambientale. All'origine delle sue opere, ci sono processi di ricerca estesi, di natura performativa, esperienze immersive in mondi che sono eterogenei come i suoi studi: una laurea in legge, un Master sulle relazioni tra paesaggio arte e architettura e un Master of Science in Digital Currencies (2019). Valentina è interessata a pratiche decentralizzate nel web e nell’arte. Collabora strettamente con i suoi performer (danzatori, giocatori di scacchi, cantanti di coro, direttori di orchestra, ingegneri del suono, hacker) con cui costruisce opere, "improvvisazione guidate", che rispondono allo spazio e al pubblico. Il lavoro suo è stato prodotto ed esposto da istituzioni pubbliche e private in Italia, come Fondazione Zegna, MAXXI, MACRO, Quadriennale 16, e all’estero come Kunsthalle di Göppingen; Noorlandsoperan a Umeå; Strauhof a Zurigo, Tranzit.ro a Bucarest. Valentina è parte di Collection Collective.

    Libri

    Edward Snowden tra internet e memoria

    Valentina Vetturi
    07/06/2020

    Cosa resta di noi quando non siamo più in grado di ricordare ?
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    Imago

    Tommaso Gennaro

    Glenn Gould, dalla mente alla mano

    Per firmare doveva mutilarsi: mozzare sul finale il nome, scongiurando così il rischio di debordare in una variante impropria ancorché – evidentemente…

    Microgrammi

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    Samir Galal Mohamed

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    Scrizioni

    Lara-Vinca Masini

    Scritti scelti 1961-2019

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    Ritratti

    Anne-Violaine Houcke

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    Laura Lombardi

    Artemoto Woolf

    Maria Teresa Carbone

    Anima dell’’anime’

    Luigi Azzariti-Fumaroli

    Photo trouvée. Blade Runner 2049

    Mauro Zanchi

    L’impossibilità fisica della morte nella mente di qualcuno che vive

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    ‘Memento’. Le polaroid dell’interpretazione in Christopher Nolan

    Mauro Zanchi

    Cinquantamila anni di estasi

    Aldo Tagliaferri

    Brainy photography. Su Harvey Cushing

    Pino Musi

    Piede d’elefante. Chernobyl 35 anni dopo

    Riccardo Venturi

    Estasi e psicanalisi. Su Elvio Fachinelli

    Federico Ferrari

    Il nastro, la montagna. Maria Lai pioniera dell’arte relazionale

    Elena Pontiggia

    Eccezione virale

    Jean-Luc Nancy

    Si è ciò che si guarda. Omaggio a Brodskij

    Federico Ferrari

    Humanum

    Giorgia Fiorio

    Olafur Eliasson, dopo la fine dell’arte

    Michael Jakob

    Non separare il no dal sì. Cinque poesie di Paul Celan

    Elisa Biagini

    Rabbrividire

    Giorgiomaria Cornelio

    Curati a oltranza

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    Le verifiche di Ugo Mulas

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    L’universo pensa se stesso?

    Federico Ferrari

    Bosch, il fuoriserie

    Alessandra Ruffino

    Patrizia Vicinelli, farfalla da combattimento

    Marzia D'Amico

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    Antinomie è un blog collettivo, fondato da Andrea Cortellessa, Federico Ferrari e Riccardo Venturi. Alessandra Salvini si occupa della direzione artistica e del coordinamento redazionale. Webmaster: Alessandra Occa

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