Simone Cipriani
ha creato (nel 2008) e dirige un programma delle Nazioni Unite che si chiama Ethical Fashion Initiative (EFI). Il programma è incardinato in un’agenzia congiunta ONU e OMC, che si chiama International Trade Centre e dà lavoro a migliaia di artigiane e artigiani in paesi affetti da conflitto e/o povertà estrema, mettendoli in grado di divenire fornitori regolari di marchi internazionali della moda (nonché in misura minore dell’arredamento e del settore del cibo). Simone Cipriani si divide fra Ginevra, quartier generale dell’agenzia per cui lavora, e le varie sedi del proprio lavoro sul campo (che assorbe la maggior parte del suo tempo): Afghanistan, Burkina Faso, Kenya, Uganda, DRC, Mali, Benin, Costa d’Avorio e altri paesi in Africa e in Asia centrale. Prima di ricoprire questo ruolo ha vissuto in Etiopia dove ha diretto le attività sul terreno di un progetto di un’agenzia dell’ONU e ha inoltre lavorato per anni nel settore privato gestendo anche numerosi progetti di cooperazione industriale in Asia, dal Vietnam, all’Indonesia, all’India.