Silvia Bre

è poeta e traduttrice. Nata a Bergamo nel 1953 vive a Roma. Ha pubblicato le raccolte di poesia “I riposi” (Rotundo 1990), “Le barricate misteriose” (Einaudi 2001, Premio Montale), “Sempre perdendosi” (nottetempo 2006, Premio Montano), “Marmo” (Einaudi 2007, Premi Viareggio, Mondello, Frascati, Penne, Arenzano, Cosenza), “La fine di quest’arte” (Einaudi 2015), e “Le campane” (Einaudi 2022, Premi Montano, L’Aquila, Alghero Donna, Premio speciale Camaiore). Nel 2019 ha ricevuto il Premio Maggiore per la traduzione del MIBACT. Ha tradotto tra l’altro Manguel, Lessing, Walker, Aldermann, Graves; in poesia Louise Labé e, per Einaudi, “Centroquattro poesie”, “Uno zero più ampio” e “Questa parola fidata” di Emily Dickinson, “Il giardino” di Vita Sackville-West (Elliot), “Citizen” di Claudia Rankine (66thand2nd), “Esercizi di potere” di Margaret Atwood (nottetempo) e “Fuoco e ghiaccio” di Robert Frost (Adelphi). Del 2022 sono il Tascabile Einaudi “Poesie”, un’ampia raccolta di traduzioni da Emily Dickinson, e il saggio “Mistero” (Vallecchi).
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