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Pietro Gaglianò

(1975) è critico d’arte e curatore indipendente. Dopo la laurea in architettura ha approfondito il rapporto tra l’estetica del potere e le contronarrazioni agite dall’arte, prediligendo il contesto urbano e sociale come scena dei linguaggi contemporanei, con una particolare attenzione per i sistemi teorici della Performance Art. Nei suoi libri e nelle sue mostre è centrale la sperimentazione di formati ibridi tra arte e scienze sociali per coltivare la percezione politica dello spazio pubblico e della comunità. Su questo tema ha pubblicato, oltre a numerosi saggi, “Memento. L’ossessione del Visibile” (Postmedia Books 2016). Insegna in istituzioni italiane e statunitensi ed è attivo in progetti e reti internazionali che sperimentano pratiche di arte e educazione non formale per l’inclusione sociale e contro la discriminazione. Sulla pedagogia radicale ha pubblicato “La sintassi della libertà. Arte, pedagogia, anarchia” (Gli Ori 2020).

    Mostre

    Alcune parole di Flavio Favelli

    Pietro Gaglianò
    10/10/2020

    La scrittura di Favelli rivela l’artista al centro dell’architettura di riferimenti e nostalgie, di condizionamenti, ossessioni e predilezioni che percorrono tutta…

    Imago

    Mattia Cattaneo

    Sulla naturalezza della pittura

    È questa, a ben vedere, l'apoteosi più perversa della mimesis, che non si limita tanto a far scomparire nella spirale infinita dell'iperrealismo…

    Microgrammi

    Aldo Tagliaferri

    Cinquantamila anni di estasi

    Alla scoperta della caverna di Lascaux, nel 1940, origine di un vivacissimo interesse per la preistoria da parte sia degli scienziati sia…

    Cosmopolis

    Riccardo Frola

    Elogio del corridoio

    Il corridoio puzza di stantio, è marcio. Dopo la porta d’ingresso si aprirà invece, come una radura luminosa, il "living".…

    Scrizioni

    Lucia Tozzi Giovanna Silva

    Dimenticare la ‘coolness’, disfare la rendita

    La frustrazione aleggia non solo tra gli architetti e gli ingegneri, ma anche tra tutti gli smaniosi adepti del fare, e in…

    Ritratti

    Anne-Violaine Houcke

    Controcorrente, con Pier Paolo Pasolini e Chantal Vey

    Lo spostamento, la strada, la frontiera quali luoghi d’intimità, in altre parole di incontro tra sé e l’altro, sono il filo rosso…

    I più letti del mese

    I agàpi jà ti zoì / manachi meni

    Felice Cimatti

    L’universo pensa se stesso?

    Federico Ferrari

    Provare. Essere

    Tommaso Di Dio

    A piedi scalzi. Tartaglia a Brera

    Federico Ferrari

    Una donna vestita di cielo

    Antonello Tolve

    ‘Memento’. Le polaroid dell’interpretazione in Christopher Nolan

    Mauro Zanchi

    Olafur Eliasson, dopo la fine dell’arte

    Michael Jakob

    Humanum

    Giorgia Fiorio

    Cinquantamila anni di estasi

    Aldo Tagliaferri

    Rabbrividire

    Giorgiomaria Cornelio

    Mal di pietra

    Andrea Cortellessa

    Il raddoppio. Giulio Paolini e Raymond Roussel

    Elio Grazioli

    Si è ciò che si guarda. Omaggio a Brodskij

    Federico Ferrari

    Tra la dolce vita e una vita violenta

    Silvia Cammertoni

    Gianfranco Baruchello, 29 agosto 1924-14 gennaio 2023

    Maria Vittoria Marini Clarelli Andrea Cortellessa Cesare Pietroiusti

    Doppia vista. Lo sguardo fotografico di Leopardi

    Corrado Benigni

    Piede d’elefante. Chernobyl 35 anni dopo

    Riccardo Venturi

    Matta, l’uomo accidentale

    Roberto Sebastián Matta Antonio Gnoli

    Il nastro, la montagna. Maria Lai pioniera dell’arte relazionale

    Elena Pontiggia

    A partire dalla privazione

    Serena Carbone

    Elisabetta Benassi, il muro del destino

    Andrea Cortellessa

    Svanire, Ghirri

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    Antinomie è un blog collettivo, fondato da Andrea Cortellessa, Federico Ferrari e Riccardo Venturi. Alessandra Salvini si occupa della direzione artistica e del coordinamento redazionale. Webmaster: Alessandra Occa

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