Luciano Fabro

Nato a Torino nel 1936, nel 1942 rientra con la madre in Friuli, regione d’origine. Conclusi gli studi classici, nel 1959 si trasferisce a Milano ed entra in contatto con artisti quali Fontana, Manzoni, Dadamaino, Colombo e Castellani e con la critica d’arte Carla Lonzi. Nel 1967 a Genova partecipa alla definizione dell’identità di quel gruppo che Germano Celant battezza Arte povera, con cui condividerà in seguito tutte le occasioni espositive. Partecipa a diverse edizioni di mostre internazionali quali: Biennale di Venezia, Documenta di Kassel, Carnegie International di Pittsburgh, Biennali di São Paulo e di Sydney. Sue retrospettive, tra gli altri musei, si tengono presso il San Francisco Museum of Modern Art, il Centre Pompidou di Parigi e la Tate Gallery di Londra. A partire dal 1990 realizza installazioni permanenti in spazi pubblici. Nel 1979 fonda con Hidetoshi Nagasawa e Jole De Sanna la Casa degli Artisti a Milano, dove inizia un dialogo intergenerazionale che proseguir à fino alla sua morte (Milano 2007). Dal 1979 insegna all’Accademia di Belle Arti di Carrara e poi dal 1983 al 2002 all’Accademia di Brera a Milano.
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