In poche ore il mostruoso sbuffante ciclone mondiale afferra alla gola me e voi a Flätz, e il mio respiro nell’aria asfissiante…
pseudonimo di Johann Paul Friedrich Richter (Wunsiedel 1763-Bayreuth 1825), è l’autore di alcuni dei romanzi più singolari del romanticismo tedesco, caratterizzati da un umorismo grottesco di matrice sterniana che si fonde spesso a momenti di abbandonato lirismo. Tradotti finora in italiano Setteformaggi (1796-1797; Frassinelli 1998), tra le prime opere moderne a impiegare il tema del “doppio”, il “Giornale di bordo dell’aeronauta Giannozzo” (1801; Adelphi, 1981), “L’età della stupidera” (1805; Frassinelli 1996), gli “Scritti sul nichilismo” (Morcelliana 1997) e la parte dedicata a “Il comico, l’umorismo e l’arguzia” del ponderoso “Avviamento all’estetica” del 1804 (Il poligrafo 1994). Mai tradotte restano alcune delle sue opere più celebri, come il romanzo “Der Titan” (1800-1803), ambientato in Italia, cui s’ispirò Gustav Mahler per la sua “Prima Sinfonia”. “Des Feldpredigers Schmelzle Reise nach Flätz” fu pubblicato nel 1809.
In poche ore il mostruoso sbuffante ciclone mondiale afferra alla gola me e voi a Flätz, e il mio respiro nell’aria asfissiante…