Jean-Patrice Courtois
poeta, critico e filosofo, ha insegnato all’Université Paris-Diderot/Paris Cité. Ha pubblicato una dozzina di libri, curato tre volumi collettivi e pubblicato articoli su letteratura, filosofia, estetica e poesia moderna e contemporanea, da Reverdy a Olivier Cadiot. Si occupa anche del rapporto tra letteratura, filosofia, estetica ed ecologia ("Promouvoir la perception – Thoreau et Leopold dans la nature", “Les Limites du vivant”, Ed. Dehors, 2016). Per 6 anni ha tenuto un seminario dal titolo "Letteratura, estetica, ecologia" all’Université Paris-Diderot. Il suo lavoro di poeta si fa carico anche poeticamente della questione natura/ecologia. I suoi libri più recenti: « Les Jungles plates », Nous, 2010, « Mélodie et jugement », Paris, Editions 1:1 (con delle « Lettres » de Cyrano de Bergerac), 2013, « Théorèmes de la nature », 2017, « Descriptions », Nous, 2021. Ha tradotto poesie di Robert Walser (in “La Barque e L’Animal”) e, con Luisa Fernanda Arias Villegas, ha pubblicato un dossier dal titolo “Cinq poètes des nations autochtones d’Amérique latine” con presentazione, traduzione e annotazioni, in “Po&sie”, Belin, 2016. Ultimi saggi: ha curato e introdotto il volume “De la retraduction - Le cas des romans”, La Lettre volée, 2014 e “Langage et document”, Zoème, 2022. ‘Alfabeta2’ e ‘Nazione Indiana’ hanno pubblicato la traduzione di alcuni suoi poemi e ‘Le parole e le cose’ quella del suo saggio “Immaginare dal documento”.