Giorgio Villani
ha studiato fra Bonn, Firenze e Parigi. S’è interessato ai legami fra le arti e alla storia del gusto, argomento al quale ha dedicato un libro, “Il convitato di pietra. Apoteosi e tramonto della linea curva nel Settecento” (Olschki 2016). Suoi interventi sono apparsi su “Paragone”, “alfabeta2”, “doppiozero”, “Rivista di letterature Moderne e Comparate” e “Antologia Vieusseux”. Ha inoltre collaborato alla Storia della letteratura italiana “Liberi di interpretare” (di Luperini, Cataldi, Marchiani e Marchese) e curato la traduzione e la ristampa di testi italiani e francesi dell’Ottocento. Per Olschki ha anche pubblicato “Un atlante della cultura europea. Vittorio Pica, il metodo e le fonti” (2018). Collabora regolarmente da molti anni con “Alias”.