Il 16 gennaio 1912 Georg Heym affondava nel ghiaccio della Havel, alle porte di Berlino, per aiutare un amico in difficoltà. Definito…
(Hirschberg 1887-Berlino 1912) fu poeta capofila del primo espressionismo berlinese, di cui dettò stili e codici nell’ambito del Neuer Club e della prima vague del Cabaret Neopatetico, dove si riunivano, tra gli altri, Gottfried Benn, Else Lasker-Schüler, Kurt Hiller, Erich Unger e Karl Kraus. Pubblicò in vita soltanto la silloge di poesie Il giorno eterno (1911). Uscirono postumi “Umbra vitae” (1912), la raccolta di novelle “Der Dieb” (“Il ladro”, ora ripubblicate da Giometti & Antonello, 2020), il ciclo di sonetti “Marathon” (1914), e le “Dichtungen” (“Poesie”, 1922), comprensive della raccolta di poesie del lascito “Der Himmel Trauerspiel” (“Dramma dei cieli”).
Il 16 gennaio 1912 Georg Heym affondava nel ghiaccio della Havel, alle porte di Berlino, per aiutare un amico in difficoltà. Definito…