Fabio Condemi

Nato a Ferrara il 5 giugno del 1988 e cresciuto nelle Marche (prima a Sassocorvaro, poi a Pesaro), nel 2012 viene ammesso al corso di regia dell’Accademia Nazionale d’arte drammatica ‘Silvio d’Amico’ dove presenta uno studio sul dramma Esuli di James Joyce. Dopo L’Accademia collabora con Giorgio Barberio Corsetti come assistente per regie teatrali, operistiche e progetti didattici. Nel 2018 debutta alla Biennale teatro di Venezia diretta da Antonio Latella con ‘Jakob Von Gunten’, tratto dal romanzo di Robert Walser. Nel novembre 2019 presenta al teatro India di Roma e al Verdi di Pordenone ‘Questo è il tempo in cui attendo la grazia’: monologo tratto dalle sceneggiature di Pier Paolo Pasolini e interpretato da Gabriele Portoghese. Dal 2019 fa parte, insieme a DOM-, Industria Indipendente, mk, Muta Imago del nuovo progetto produttivo e abitativo del Teatro di Roma ‘Oceano Indiano’. Nel 2020, durante il periodo di chiusura dei teatri dovuta al diffondersi del virus covid-19 le compagnie di Oceano Indiano e Daria Deflorian realizzano ‘Radio India’. Per la programmazione di questa radio cura ‘Specie di spazi’, un programma radiofonico in 10 puntate ispirato al libro omonimo di Georges Perec. Nel 2020 presenta alla 48° edizione della Biennale teatro di Venezia il suo nuovo lavoro, ‘La filosofia nel Boudoir’ di D.A.F. de Sade. A dicembre del 2020 lavora come docente alla scuola del Piccolo teatro di Milano. Nel 2021, all’interno del progetto ‘Lingua madre’ del LAC di Lugano, cura la regia, le scene e i costumi del cortometraggio ‘Analisi logica. Parte I: Soggetto’. tratto dal testo di Riccardo Favaro. Il 13 dicembre 2021 riceve il Premio Ubu 2021 per la miglior regia con ‘La filosofia nel boudoir’. A novembre 2022 dirige ‘Calderon’ di Pasolini che debutta al teatro Arena del sole. Lo spettacolo è realizzato all’interno del Progetto internazionale “Prospero Extended Theatre”, grazie al supporto del programma “Europa Creativa” dell’Unione Europea. Nel febbraio del 2023 dirige ‘Nottuari’, tratto dalle opere di Thomas Ligotti. Da diversi anni tiene dei quaderni di lavoro con appunti, disegni e diari.
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