Cosimo Ortesta

(Taranto 1939-Roma 2019). Dopo la laurea in lettere alla “Sapienza”, ha lavorato come insegnante tra Milano e Roma. Come poeta ha esordito nel 1975 su “Carte segrete” (“La passione della biografia”, presentato da Jacqueline Risset). Dopo una plaquette inclusa nel primo dei quaderni collettivi della “Fenice” di Guanda (presentato da Giovanni Raboni), ha pubblicato sei raccolte: “Il bagno degli occhi” (Guanda 1980, premio Viareggio opera prima), “La nera costanza” (Acquario-La nuova Guanda 1985, premio Pozzale Luigi Russo), “Nel progetto di un freddo perenne” (Einaudi 1989), “Serraglio primaverile”, Empirìa 1999), le autoantologie “Una piega meraviglia” (Anterem 1999, premio Lorenzo Montano “Opere scelte”) e “La passione della biografia” (Donzelli 2006). Con la traduzione di “Per una tomba di Anatole”, di Stéphane Mallarmé, ha vinto il Premio Mondello nel 1993 (altre traduzioni in volume gli si devono, fra gli altri, di Baudelaire, Rimbaud e Char, oltre che a più riprese dallo stesso Mallarmé). Ha scritto saggi su Giacomo Lubrano, Dino Campana e Mario Luzi, e collaborato a “l’Unità”. Il volume “Tutte le poesie”, a cura di Jacopo Galavotti, Giacomo Morbiato e Vito M. Bonito, è stato pubblicato da Argolibri nel 2022.
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