Antonella Anedda
di origini sarde, è nata a Roma dove vive. Si è laureata in storia dell’arte moderna e ha conseguito un dottorato di ricerca a Oxford; un dottorato honoris causa le è stato conferito dall’Université Sorbonne IV; ha insegnato all’Università di Siena ed è professore a contratto presso l’Università della Svizzera Italiana di Lugano. Tra le sue raccolte di poesia: “Residenze invernali” (Crocetti 1992), “Notti di pace occidentale” (Donzelli 1999), “Il catalogo della gioia” (Donzelli 2003), “Dal balcone del corpo” (Mondadori 2007), “Salva con nome” (Mondadori 2012), “Historiae” (Einaudi 2018). In prosa ha pubblicato “Cosa sono gli anni” (Fazi 1997), “La luce delle cose. Immagini e parole nella notte” (Feltrinelli 2000), “La vita dei dettagli. Scomporre quadri, immaginare mondi” (Donzelli 2009), “Isolatria. Viaggio nell’arcipelago della Maddalena” (Laterza 2013). Le sue traduzioni di poeti classici e moderni sono pubblicate in “Nomi distanti” (Empiria 1998). È tradotta in inglese, spagnolo, francese, tedesco.