Rive della Loira

17/08/2022

Avete presente?
Una situazione terrestre.
In attesa che qualcuno parli o faccia qualcosa.

Oppure guardare insistentemente
da una parte e dall’altra
senza combinare nulla.

Avete presente?
Quelle cose da fare
di cui tutti si sono dimenticati?

Il compito non sarà portato a termine.
Potrai scattare una o due foto.
E ti sembrerà di essere più tranquillo.

Vorrei ricordarmi di molte cose,
ma non so quali, e comunque
non è importante. Ricordare stanca.

Affondo la mano, credo sia proprio
un elemento terrestre, acqua
o uno spessore simile.

Potremmo buttarci sotto.
Non pesiamo molto, non potremo
davvero affondare del tutto.

Qui passerebbe indisturbato
anche il peggior assassino. Ma sempre
passa indisturbato il peggior assassino.

Non c’è niente che possa cogliere.
In questa frase c’è un’ambiguità di soggetto.
Tu o lui o lei. E quel tu potrei essere io.

Avete presente? Siamo con le scarpe
ai piedi. Ma i piedi poggiano sulla terra.
Incredibilmente paziente da miliardi di anni.

Incredibilmente paziente la terra ci aspetta.
Ci ignora – è certo –. E comunque ci aspetta.
Noi che la calpestiamo senza intenzione.

Andrea Inglese

originario di Milano, vive nei pressi di Parigi. Scrive in versi e in prosa, ed è traduttore dal francese. Ha pubblicato due romanzi per Ponte Alle Grazie: “Parigi è un desiderio” (2016; Premio Bridge 2017) e “La vita adulta” (2021). Tra le ultime pubblicazioni, la riedizione del libro collettivo “Prosa in prosa” (Tic Edizioni, 2021) e la raccolta di prose brevi “Stralunati” (Italo Svevo edizioni, 2022). Con Paolo Giovannetti ha curato il volume collettivo “Teoria & poesia” (Biblion, 2018). È stato redattore di “Alfabeta2” e GAMMM; è tra i fondatori di “Nazione Indiana” e il curatore del progetto “Descrizione del mondo” (www.descrizionedelmondo.it).

English
Go toTop