All’occhio manca la luce che la materia trattiene

Nota

Le fotografie qui riprodotte sono state prese in digitale e con macchinette fotografiche usa & getta waterproof in due momenti diversi: nel dicembre 2008, dopo la remissione di una piena straordinaria del Tevere, e nel marzo 2012, lungo le rive viennesi del Danubio, con qualche passo spericolato dentro fondali apparentemente tranquilli.

Alcuni di questi scatti hanno dato spina al libro La Sommersione (Aragno 2016).

Una selezione di queste immagini era già stata pubblicata sulla rivista Atti impuri (maggio 2013) insieme ad alcuni testi dalle raccolte, allora annunciate ma inedite, La Sommersione e Le relazioni (Aragno 2019).

Da allora alcune relazioni sono poi finite dentro la sommersione. Come il Mare della tranquillità.

Sara Ventroni

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(Roma,1974) ha pubblicato l’opera teatrale “Salomè” (No Reply, 2005); “Nel Gasometro” (Le Lettere 2006, finalista premio Delfini; premio Napoli 2007; presso l’editore Korrespondenzen, a Vienna, nel 2015 è uscita la traduzione tedesca “Im Gasometer”); “La sommersione” (Aragno 2016; Premio Trivio 2018); “Le relazioni” (Aragno, 2019). Le sue poesie sono tradotte anche in inglese, spagnolo, francese, serbo, croato, sloveno. Recentemente ha curato la traduzione di versi scelti da Walt Whitman Contengo moltitudini” (Ponte alle Grazie 2020). È tra le fondatrici del movimento di donne “Se non ora quando?”. Collabora con la Fondazione Gramsci ed è assegnista di ricerca presso l’ILIESI (CNR).

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