L’isola nel Baltico

Caro A.,

ho ricevuto la cartolina che mi hai inviato: Rigenera la tua flora! Così ho guardato con attenzione la pubblicità. C’è una donna, la donna alza la maglietta e, dove dovrebbe esserci l’intestino, compaiono invece piante digitali: gelsomino, bacche di leone, salpiglossis, iris, mirtilli, licheni, erbe, girasoli, margherite, petunie, felci antiche. Niente è più terrificante, la sera, prima di addormentarsi!

Stamattina, quando mi sono svegliata, centinaia di aironi cenerini gridavano ai pesci del fiume e ho pensato: Rigenera la tua fauna!

I pesci, stremati sulla riva, erano quasi tutti morti. E l’avverbio quasi – qui – non è cosa da poco, soprattutto se affiancato alla parola morteQuasi conta almeno quanto le ragioni di un urlo ripetuto e incomprensibile.

In quasi tutti morti le cose appaiono due volte, un istante tra la parola che esiste rimbalzando riflessa, un altro nella parola che scompare.

Un caro saluto dall’isola, S.

è artista visiva e scrittrice. Ha esposto il suo lavoro in numerose mostre monografiche e collettive, in Italia e all’estero. Nel 2011 è tra gli artisti del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia con “Italian East Co(a)st” (divenuto, in via definitiva, “Condominio Oltremare”). Nel 2012, con Giorgio Falco, ha pubblicato “The Collared Dove Sound”, nel 2014 “Condominio Oltremare” (L’orma) e nel 2020 “Flashover” (Einaudi) . Ha collaborato con diverse riviste on line; scrive di fotografia e arte su “il manifesto”. Ha insegnato Storia dell’arte e della fotografia. Nel 2020 ha pubblicato il romanzo “Il medesimo mondo” (Bollati Boringhieri). Sono in uscita a settembre due fototesti: per “Around Photography” e per il progetto “Welcome Stories”, promosso dalla Fondazione Palazzo Magnani, Reggio Emilia.

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