Il Salento è sempre, malinconicamente, bellissimo. Ma, dopo molti anni che mancavo, la vista degli alberi di ulivo rinsecchiti dal batterio Xylella fastidiosa, e di molti palazzi barocchi sbriciolati e abbandonati, ha qualcosa di spettrale.
Poi però incappi nell’Abbazia romanica di Santa Maria a Cerrate e, di fronte agli affreschi lasciati a frammenti, ti pare che la memoria e la vita si possano ricostruire come un’opera di Christian Boltanski.