Fuori le mura

Se c’è una cosa che oggi, forse più che mai, è necessaria è darsi nuovamente la possibilità di uscire dalle mura, di divellere i valichi di frontiera, avventurandosi nell’eterogeneo mondo ulteriore, perdendosi nell’aperto. Solo l'esperienza di una radicale alterità, di un sapere debordante, può sottrarci al nostro asservimento, ai nostri specialismi.

Come nel film

In certi le sedie erano di legno, facevano rumore; si poteva entrare a film cominciato, era incantato il fotogramma del ricongiungimento tra il già visto e il non ancora visto; da bambina non uscivo da

Aprire, Bataille

La traduzione italiana del libro di Georges Didi-Huberman su Georges Bataille è una scelta editoriale importante, per più di un motivo. Innanzitutto rende fruibile per il lettore italiano un testo chiave di Didi-Huberman del lontano

Dentro i miei occhi di pietra

Il prossimo 5 ottobre verrà consegnato a Roma, al Tempio di Venere nel Parco archeologico del Colosseo, il primo Premio Strega Poesia: scommessa difficile ma necessaria. Tre dei cinque libri finalisti della prima edizione mostrano

Putride alghe verdi

Una folla protesta dopo l’avant-première di un film a Lannion in Bretagna. L’atmosfera è tesa: volano insulti, minacce e intimidazioni. [...] Qual è il soggetto del film, un evento politico o religioso controverso? Delle alghe

Motus Terræ

Non riusciamo proprio a vederle. In realtà le opere esposte si possono vedere, ma è facile non accorgersene, o meglio, le vediamo ma senza vederle davvero. Stiamo parlando del nuovo allestimento – al primo piano

per acqua

Sinapsi mi si tendono, e dilatano, su un rumoreggiante silenzio di sirena morta; fin nella camera (equorea, magmatica) della salinità: extrasistole, acqua del fuoco, ricordo al futuro, humus generativo fin nella soglia dell’estinguersi.

Sacro è il colore che divide

"L’oro è giallo" di Benedetta Fallucchi è un romanzo e insieme un saggio, un memoriale e una finzione di autofinzione: alla storia di una narratrice anonima, madre di un bimbo che sta imparando a “regolarsi”,

La parola ai capelli

Lo aveva già detto Balzac: «Se uno storico non considerasse la storia dei capelli lunghi dei re franchi, la tonsura dei monaci, la rasatura del servo, la cipria aristocratica e il taglio à la Titus,
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